recensione alla raccolta di versi La quarta glaciazione (Campanotto, Udine 2012) di Giancarlo Micheli; pubblicata in Literary (n.9, settembre 2012)
La molteplicità di ‘proposte’ poetiche rende difficile
la sintesi, pur nella organicità dei testi raggruppati secondo una precisa
struttura. La cifra stilistica tiene unite le escursioni formali, dal verso
breve al macroverso d’impianto narrativo: due esempi alle pp. 46-49; e per il
titolo cfr. Rivolta in cinque stanze. La scrittura è portatrice di una
cultura a volte non denominata, ma certa per la sua peculiarità — supposizione
da reperire nella Verklärte Nacht (A. Schönberg) o Lyrische Symphonie
(A. von Zemlinsky). L’indagine va quindi operata testo per testo, per le
numerose assonanze e analogie. Qui, si direbbe, interviene anche la rima – cfr.
i sonetti della sezione Res accendent lumina rebus – con sottigliezze
sonore, come la non comune rima siciliana in Psicagogiche rime (sconto
| punto). La verifica fa sorgere nuove intuizioni che in Sinfonia
vegetale condensano i tratti peculiari della raccolta, non ultimo lo
spirito lirico filtrato da un fitto tessuto semantico.
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